Dott. Cravello Maurizio

Cos'è e cosa fa la medicina legale?

La medicina legale è un ramo della medicina che si congiunge al diritto, ed è nata per conoscere e applicare le conoscenze mediche al diritto.

Di cosa si occupa la medicina legale?

In questo modo fa sì che si crei un sistema scientifico di legislazione nel panorama delle scienze biologiche e dei bisogni sociali dell'uomo, al fine di formare nuove leggi ed interpretare quelle vigenti in ambito di salute. I campi di applicazione di questo ramo della medicina pubblica sono vari ma possono essere riassunti nelle seguenti attività: nel settore assicurativo (es. risarcimento del danno in ambito RCA), incarichi da parte di INAIL e INPS per effettuare dei controlli. Tra questi, gli accertamenti per invalidità e per inabilità; esami di laboratorio nei casi di tossicodipendenza, alcolismo, infezioni tossiche alimentari, epidemia, avvelenamenti ambientali; oppure nei casi di morte, in particolare di omicidio / suicidio, il medico emette un certificato di morte dopo un’attenta analisi e studi secondo la normativa in merito. Il professionista rileva e segnala le eventuali lesioni e traumi che possono spiegare la causa del decesso. Inoltre, viene incaricato dell’identificazione del cadavere.

Dunque si tratta di un vero e proprio ramo della medicina pubblica, e dunque opera per il benessere della comunità, contribuendo insieme ad altre scienze ad un miglioramento della condizione e della convivenza umana, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento nella società.

Inoltre, la medicina legale si suddivide in:

  • Medicina Giuridica, e lavora su un piano teorico occupandosi di tematiche, a volte molto discusse. Tra questi: l’aborto, elaborando una legislazione in materia che è sfociata nella legge 194/78; la privacy, il diritto alla riservatezza e alla protezione dei propri dati personali; il consenso informato, riferito ai trattamenti sanitari eseguiti su un paziente da effettuarsi previo assenso del soggetto; procreazione assistita ed eutanasia, temi al centro di dibattiti etici e morali;
  • Medicina Forense che ha carattere pratico e applica le conoscenze mediche ai casi giudiziari attraverso le perizie e le consulenze tecniche in ambito civile e penale. Il professionista medico-legale incaricato assume il ruolo di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), nominato dal giudice per dare una spiegazione tecnico-scientifica (perizia) nelle controversie.