Dott. Martino Valter (Dirigente Medico SC Chirurgia Generale - Ospedale di Ciriè)
Dott. Milone Piercarlo (Dirigente Medico SC Chirurgia Generale - Ospedale di Ciriè)
Dott.ssa Carrera Monica

 

Con la definizione "chirurgia generale" si indica, differentemente da quanto suggerisce la definizione stessa, quella branca della chirurgia che si occupa di risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano gli organi della cavità addominale - intestino, colon, fegato, stomaco, esofago, pancreas, cistifellea, fegato, dotti biliari - oltre alla mammella e alla tiroide.

 

Di cosa si occupa il chirurgo generale?

Il chirurgo generale è un chirurgo specializzato in interventi chirurgici condotti su mammella, tiroide o su uno degli organi della cavità addominale, il cui obiettivo è curare o migliorare la prognosi delle patologie che interessano questi organi.

 

Quali sono le patologie trattate più spesso dal chirurgo generale?

Le patologie più spesso trattate da questo chirurgo sono le patologie a carico della mammella, della tiroide e degli organi della cavità addominale (intestino, colon, fegato, stomaco, esofago, cistifellea, pancreas, fegato, dotti biliari). Tra queste ricordiamo in particolare:

  • malattie funzionali e infiammatorie a carico di mammella, tiroide e degli organi della cavità addominale;
  • ernie (iatali e inguinali)
  • ulcere
  • diverticolite
  • neoplasie (gastriche, dell'esofago, dell'intestino, del pancreas, del colon-retto, del fegato, della mammella, della tiroide, dei dotti biliari);
  • cisti
  • poliposi
  • calcolosi
  • sindromi dolorose da aderenze addominali post-chirurgiche.

Dal punto di vista diagnostico il chirurgo generale effettua molto spesso biopsie dei linfonodi e biopsie mammarie.

 

Quali sono le procedure più utilizzate dal chirurgo generale?

Le procedure più utilizzate dal chirurgo generale sono:

  • esami endoscopici diagnostico-operativi (gastroscopia, pancolonscopia, rettosigmoidoscopia) che permettono la valutazione interna (endoscopia diagnostica) degli organi esaminati per poterne studiare anatomia, funzionalità e possibili patologie. Attraverso gli esami endoscopici è inoltre possibile eseguire piccoli prelievi di tessuto da sottoporre ad analisi istologica e piccoli interventi in anestesia locale come, ad esempio, l'asportazione di polipi (endoscopia operativa);
  • esami radiologici (Rx del tubo digerente, clisma opaco, Tac, Rmn);
  • interventi chirurgici che vengono eseguiti, a seconda dei casi, "a cielo aperto" (laparotomia); in modalità "mini-invasiva" (laparoscopia - chirurgia robotica); sotto guida ecografica.

 

Quando chiedere un appuntamento al chirurgo generale?

È bene chiedere un appuntamento con il chirurgo generale tutte le volte che lo prescriva il proprio medico di medicina generale e nel caso in cui sia necessario monitorare il decorso post-operatorio.